Alchimia di un concerto
Ho imparato ad apprezzare la musica da ignorante perchè l’educazione musicale nella mia famiglia non era considerata importante. E’ stata proprio questa mancanza di conoscenza che ha dato un grande valore alle emozioni che la musica dal vivo mi procurava e in seguito ho sempre cercato di avvicinarmi alla musica senza aspettative, per iniziare ogni volta un bel viaggio insieme ai musicisti.
La Camerata dei Bardi : l'innamoramento
La Camerata de’ Bardi nasce nel 1989 dall’idea di un gruppo di allora studenti del Collegio Universitario Valla di Pavia; tra di essi Franco Gerevini e Luca Bardi, cui l’orchestra deve il suo nome richiamandosi allo storico cenacolo di intellettuali fiorentini che nel XVI secolo si riunivano per parlare di musica, letteratura, scienza, arte presso il conte Giovanni Bardi.
Luca è di San Quirico d’Orcia e ai tempi in cui mio marito Vittorio era nel Consiglio Comunale, l’Orchestra fu invitata a suonare nella nostra Collegiata.
Sembra di raccontare una storia lontanissima nel tempo, sono passati 30 anni, ma dal momento che le casse del Comune avevano risorse limitate fu chiesto ai cittadini chi fosse stato disponibile ad ospitare i musicisti e come moglie del consigliere comunale non potevo certo tirarmi indietro!
Avevo due bambine piccole e devo ammettere che non fui entusiasta, ma alla fine dovetti accogliere a casa 6 componenti della Camerata: e nacque un’amicizia che dura ancora oggi, anzi, qualcosa di più: mi innamorai letteralmente della musica classica attraverso la passione che quei giovani studenti mettevano nel suonarla.
Le discussioni su questo o quel passaggio difficile infatti cominciavano la mattina davanti a una tazza di caffellatte intervallate dalle battute di spirito di Vittorio che è sempre nel suo elemento quando può intrattenere qualcuno.
Poi veniva il momento delle prove e finalmente il concerto in chiesa, per il quale, grazie al coinvolgimento dei cittadini nell’ospitalità, ci fu una bella partecipazione.
Naturalmente per il concerto si erano tutti cambiati e vestivano come da tradizione in bianco e nero, ma la vera folgorazione la ebbi il giorno successivo, quando i ragazzi si preparavano a partire. Era ottobre e pioveva, e si erano ritrovati tutti in piazza con impermeabili e ombrelli che proteggevano le custodie degli strumenti, ma non avevano voglia di andare via e decisero di fare un’ultima sosta a Bagno Vignoni, dove si ripararono sotto il loggiato di Santa Caterina, vicino all’antica vasca fumante e cominciarono a suonare. Dopo poco, in una Bagno Vignoni che sembrava deserta, decine di ombrelli erano assiepati sotto e intorno al loggiato per ascoltarli!
Da quella volta La Camerata dei Bardi venne spesso a suonare a San Quirico e trovarono sempre le porte della nostra casa spalancate per ospitarli. Suonarono al nostro matrimonio nel 1995 e nel ‘96 organizzammo una tourneè in Inghilterra, contando sulla proverbiale ospitalità inglese degli abitanti di Petworth , a sud di Londra, il paese gemellato con San Quirico da molti anni.
In quella occasione suonarono, oltre che a Petworth, a Bognor Regis e nella chiesa di St Martin in the Fields a Londra.
L’amicizia che con molti di loro dura ancora adesso e di storie da raccontare potremmo riempire un diario.
E’ possibile che nostra figlia Luisa , che è diplomata in canto lirico, debba la sua passione per la musica proprio a loro!
Sono tornati ancora nel 2009 per festeggiare il ventennale dell’orchestra e, sebbene in ritardo, li aspettiamo per il concerto del trentennale che non abbiamo potuto ascoltare nel 2019.
La Tramontana Chamber Orchestra : il vento del nord
Qualche anno più tardi fu proprio un amico pianista, che da studente aveva suonato proprio con la Camerata dei Bardi, a presentarci Benedikt Kramer Rouette, violinista dell’Orchestra Sinfonica di Düsseldorf, chiedendoci di aiutarlo ad organizzare dei concerti in Valdorcia per un gruppo di suoi studenti.
La Tramontana era nata quasi per caso: in una Valdorcia ancora poco conosciuta un gruppo di giovani musicisti tedeschi erano riusciti a suonare nell’Abbazia di Sant’Antimo grazie alla gentilezza del custode che amava la musica.
Scelsero un nome inusuale per un ensemble di musica classica, pensando invece al vento del nord che, come loro, attraversa le Alpi e arriva in Italia, portando, solitamente, bel tempo.
La storia de La Tramontana è ancora più legata a quella della nostra famiglia della precedente. Infatti fu proprio durante uno dei loro soggiorni in Toscana che nostra figlia Luisa che in quegli anni studiava violino al liceo musicale, conobbe Matthias . A una bella amicizia seguì una storia d’amore. Luisa e Matthias sono sposati da diversi anni e dirigono Il Rigo, l’azienda di famiglia.
La Tramontana è tornata molte volte in Toscana, suonando, oltre che a San Quirico, anche a Montalcino, Montepulciano, Cortona e Sant’Antimo.
La tradizione si ripete: nel 2014 alcuni di loro hanno suonato al matrimonio di Luisa e Matthias.
Nel luglio di quest’anno sono tornati ancora per festeggiare vent’anni di concerti in Toscana e siamo stati molto felici di ascoltarli e seguirli ad ogni concerto, esattamente come una volta….
Il Trio Chagall : alla ricerca del leone
Il Trio Chagall è stato nostro ospite, grazie a Le Dimore del Quartetto, per tre anni consecutivi. Ve li abbiamo già presentati in questo blog lo scorso anno. Anche con loro è nata una bella amicizia e ogni anno abbiamo seguito la loro crescita musicale, ascoltato i loro progetti e i loro sogni. Ci auguriamo che si realizzino tutti - e il Trio è senz’altro sulla buona strada e riceve molti apprezzamenti, dal pubblico e dai maestri di cui non sono mai sazi di seguire gli insegnamenti, alla continua ricerca di migliorarsi.
La musica è un viaggio, la musica è alchimia, e ad ogni concerto deve crearsi il prima possibile un legame tra i musicisti e il pubblico perchè il viaggio incominci.
Francesco, il violoncellista del Trio, mi ha confermato quanto questo sia importante da raggiungere per un musicista. “ Noi siamo come le guide di un safari in Africa - ha detto - che sanno dove solitamente è facile trovare il leone. Ma non hanno la certezza assoluta che quel giorno il leone si farà vedere dai turisti… Noi ci impegnamo a trovare il leone con voi, nella speranza di fare un bel viaggio insieme!”
Quest’anno l’abbiamo trovato, bravissimi Lorenzo, Francesco ed Edoardo!
Tornate presto a trovarci!
I Prossimi Eventi
La Casa dell’Abate Naldi ospita le Lezioni di Cucina de Gli Archi Culinary School, eventi musicali, mostre di Arte ed Artigianato.
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