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Ensemble Tamuz - Quintetto d’Archi
giu
25
6:00 PM18:00

Ensemble Tamuz - Quintetto d’Archi

Concerto Organizzato da Musica negli Horti - direzione artistica Gianluca Capuano- in memoria di Vittorio Cipolla

L'Ensemble Tamuz nasce nel 2017 a Berlino come progetto di ricerca e interpretazione a partire dalla prassi storica del repertorio classico e romantico. Attraverso l'utilizzo delle partiture originali e lo studio delle fonti storiche, l'Ensemble si pone l'obiettivo di creare un'interpretazione il più fedele possibile al contesto storico, riscoprendo un modo flessibile, espressivo e vivo di fare musica.

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1922 - 2022 Tutankhamon: la sua tomba, la sua  famiglia, la sua morte, la maledizione
gen
21
6:00 PM18:00

1922 - 2022 Tutankhamon: la sua tomba, la sua famiglia, la sua morte, la maledizione

Susanna Lena, archeologa di Trieste, ha fondato nel 2000 il Centro Culturale Egittologico Claudia Dolzani . Dopo l’interessantissima serata sugli Orti e i Giardini di due anni fa ci propone una chiacchierata su un argomento famoso e intrigante: Tutankhamon

L’anno scorso ricorreva il centenario della scoperta della tomba del giovane faraone Tutankhamon.  Questo evento ha rappresentato una tappa importante per lo studio dell’egittologia, non tanto perché permise di far luce su un periodo storico turbolento (si stava appena ritornando alla normalità dopo un probabile conflitto religioso) e sulle vicende di questo faraone che regnò solo pochi anni, ma perché fu la prima, e finora unica, tomba reale ad essere stata trovata integra di tutti i suoi ricchissimi corredi funerari.

Inizieremo accennando alle vicissitudini incontrate da Howard Carter e dal suo finanziatore Lord George Hebert V conte di Carnavon nel cercare la sepoltura, rinvenuta solo dopo diversi anni di ricerche infruttuose;  seguiremo il percorso degli scopritori stanza dopo stanza dai primi scalini di accesso fino all’ultimo ambiente, tenteremo di descrivere la breve vita di questo giovane re attraverso la ricostruzione più accreditata della genealogia della sua famiglia e attraverso la descrizione degli oggetti più significativi ritrovati nella sua sepoltura. Il nostro viaggio virtuale si concluderà con le diverse ipotesi formulate sulle cause della sua morte e sulla maledizione che sembrava perseguitare coloro che lavorarono e ebbero contatti con la sua sepoltura.

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mag
21
11:00 AM11:00

Giochiamo con la creta: laboratorio di scultura con Federica Burroni

Vuoi "giocare" un paio d'ore con l'argilla? Potrai farlo in una cornice unica e bellissima

nel cortile del palazzo storico "Casa dell'Abate Naldi"

Non importa quanti anni hai, se hai voglia di imparare le regole base affinché le tue piccole creazioni possano poi essere cotte senza danni...

un ritaglio di tempo durante il quale, se sei aldulto, tornerai bambino,

se sei bambino ti divertirai tantissimo,

uno spazio nel quale la mente si calma

e dalle mani esce una parte sorprendente di te.

Costo: 10€ a persona, materiale incluso

Massimo 12 partecipanti

Per prenotare scrivete a:

Federica: stone.f@libero.it

Lorenza: lorenza@agriturismoilrigo.com


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ott
16
5:00 PM17:00

Orti e Giardini nell'Antico Egitto

Susanna Lena, archeologa di Trieste, ha fondato nel 2000 il Centro Culturale Egittologico Claudia Dolzani e ci racconterà la sua esperienza diretta. Tra i molti temi che ci ha proposto abbiamo scelto gli orti e i giardini ai quali siamo legati per i nostri studi di agraria e la nostra attività.

“Siamo abituati a considerare gli egiziani come un popolo il cui pensiero era rivolto più alla morte che alla vita terrena. Nulla di più sbagliato; gli egiziani amavano la vita, la musica, la danza ad anche amavano i giardini con i laghetti circondati da papiri, in cui nuotavano pesci, le aiuole fiorite, gli orti, gli alberi colmi di frutti. Consideravano questi spazi luoghi di riposo, dei ripari che li separavano dall’ambiente circostante, il deserto, luogo inospitale, privo di vita e incontrollabile….

Per nostra fortuna, apprezzavano talmente tanto questo ambiente che molto spesso decoravano l’interno delle loro ricche tombe con motivi vegetali, quindi sulla base di queste rappresentazioni e nonostante l’arte egiziana sia molto schematica siamo in grado di ricostruire il giardino nella sua forma, le specie botaniche che lo decorava, i metodi di irrigazione, gli strumenti che usavano i contadini. Sempre sulle pareti delle tombe troviamo raffigurazioni di scene di mietitura, del lavoro nei campi e di raccolta del miele. Tra l’altro gli egiziani, oltre alla birra, apprezzavano anche il vino ed ecco allora raffigurazioni di scene di vendemmia, con l’uva che viene colta da opulenti pergolati, pigiata e raccolta nelle giare, accuratamente etichettate.

Scriveteci per partecipare!

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